L’ansia da prestazione si manifesta come una forte preoccupazione per una situazione che potrebbe, verificandosi, pregiudicare una performance.
Solitamente questa intensa agitazione si lega proprio a una “prestazione” o performance cioè a un compito che dobbiamo svolgere al meglio, a un obiettivo che desideriamo raggiungere con tutte le nostre forze.
Quante volte ti è capitato di salire su un palco per parlare e hai dimenticato tutto il tuo discorso, preparato con cura, tre minuti prima di cominciare?
Quante volte, dopo aver studiato per giorni interi, ti sei trovato a fare scena muta a un’interrogazione o a un esame?
In entrambi i casi, sei stato vittima dell’ansia da prestazione.
Usiamo una lente di ingrandimento per capire meglio di cosa si tratta. Guardiamo da più vicino.
Ci rendiamo così conto che l’ansia da prestazione ha a che fare con la tendenza dell’individuo ad andare con la mente nel futuro, immaginandosi difficoltà anche improbabili, scenari catastrofici, casi che è molto difficile che si possano verificare.
Nella sua mente cominciano a vorticare una serie di pensieri molto negativi.
Pensiero che lo terrorizzano.
La paura che qualcosa possa andare storto è così forte che, quando è il momento di affrontare quella determinata situazione, non ci riusciamo.
È il classico esempio di profezia che si autoavvera.
Come riconoscono l’ansia da prestazione? I sintomi
L’ansia da prestazione non ha sintomi diversi rispetto a quelli scatenati dalla classica ansia, che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita:
sudorazione profusa
battito accelerato
mancanza di respiro
crampi allo stomaco
nausea
tremori
Questi sintomi fisici sono spesso accompagnati da una nube di pensieri, che si muovono vorticosamente nella mente, del tutto fuori controllo.
Per usare una metafora, questi pensieri assomigliano ai capelli di serpente di Medusa, la gorgone, ciascuno dotato di vita propria. Nel mito, il giovane eroe Perseo riesce a risolvere il problema alla radice, staccando di netto la testa del mostro.
Naturalmente, non ti sto suggerendo di staccarti la testa dal collo.
Tuttavia, la saggezza dei miti antichi può tornarci molto utile per capire la natura di questi pensieri velenosi, che intossicano la nostra mente e ci impediscono di sentirci bene con noi stessi.
Cause dell’ansia da prestazione
Le cause dell’ansia da prestazione sono rinvenibili nella tendenza della persona a iper-controllare.
Quando esercitiamo un controllo sulla realtà, stiamo facendo qualcosa di utile per noi stessi e per le persone che ci circondano.
Se non abbiamo controllo, è difficile pianificare e organizzare per raggiungere degli obiettivi.
Ma quando iper-controlliamo, stiamo cercando di esercitare un controllo improprio.
Costringiamo la mente a fare qualcosa per la quale non è stata progettata. Cominciamo a preoccuparci di qualcosa che non possiamo tenere sotto il nostro dominio perché la realtà è fatta anche di imprevisti, di cose che ci sfuggono e che non siamo in grado di gestire.
Non possiamo prevedere ogni cosa.
Non tutto dipende da te e questo ti fa sentire impotente, completamente in balia degli eventi.
Di conseguenza, provi a prevedere tutte le possibili casistiche. Ti fai prendere dai dubbi. La tua mente comincia a correre, immaginando tante situazioni diverse, sempre peggiori.
In questo modo, stai creando i presupposti perché quel che temi accada.
Ecco, allora, che scatta l’ansia da prestazione.
Proprio per questo motivo ritengo che alcuni suggerimenti presenti anche su siti specializzati possano risultare non soltanto inutili ma dannosi per chi soffre di ansia da prestazione.
Mi è capitato di leggere di professionisti che suggeriscono di cercare di controllare parte del problema.
Ma se è proprio il desiderio di controllo a innescare l’ansia, a parer mio consigliare qualcosa del genere è del tutto errato.
Per vincere l’ansia da prestazione, occorre riappropriarsi di un controllo sano.
Tipi di ansia da prestazione
Spesso si pone l’accento sul contesto in cui prende vita l’ansia da prestazione, che può innescarsi in vari ambiti. Si parla di:
ansia da prestazione scolastica
ansia da prestazione lavorativa
- ansia di parlare in pubblico e ansia da palcoscenico
ansia da prestazione sessuale
ansia da prestazione sportiva
Ci si dimentica, però, di sottolineare le cause che determinano questa forte preoccupazione per la performance, a prescindere dalla situazione contingente che la innesca.
Diverse persone che soffrono di ansia da prestazione manifestano una grande tendenza al perfezionismo. Sono persone che non riescono a fare a meno di puntare alto, di spingersi sempre oltre, di alzare l’asticella. Devono per forza di cose mantenere un alto rendimento, in tutti gli ambiti della vita.
Un conto, però, è il desiderio costante di migliorarsi, una tensione interiore che ci stimola a fare sempre meglio.
Un altro è il perfezionismo estremo, che non ha un punto di arrivo.
Spesso, dietro di esso si nascondono una forte insicurezza e il desiderio di approvazione da parte degli altri. È del tutto normale che con così tanta pressione addosso, si cada nell’ansia da prestazione.
Altre persone hanno troppa paura dell’errore, per i motivi più vari.
In sostanza, non esiste un’unica causa dell’ansia da prestazione. Ciascuno di noi dovrebbe interrogarsi sulla propria per cercare di individuarne l’origine.
Vediamo insieme ora le varie forme di ansia da prestazione.
Ansia da prestazione scolastica
L’ansia da prestazione scolastica coinvolge ragazzi e ragazze di tutte le età, che si trovano in difficoltà di fronte alle prove che devono affrontare ogni giorno, tra i banchi di scuola.
Hanno paura di prendere un brutto voto, di non riuscire a ottenere una performance soddisfacente.
Per questo, molti di loro sperimentano anche un vero e proprio blocco.
Non riescono a studiare tanto forte è la paura che sentono dentro di sé. Aprono il libro, provano a leggere ma non riescono a memorizzare nulla, anche se ci mettono impegno.
La paura li paralizza.
Altri segnali dell’ansia da prestazione scolastica possono essere:
pianto
sensazione di mente offuscata
continui mal di pancia o mal di testa
panico prima di entrare in classe
Questo tipo di ansia da prestazione è propria soprattutto di chi ha troppa paura dell’errore e non riesce ad accettare di poter sbagliare. Spesso, è anche l’ambiente familiare a condizionare il ragazzo o la ragazza. Genitori che caricano di aspettative e pretendono tanto possono spingere verso il perfezionismo e quindi aprire la strada all’ansia da prestazione scolastica.
Quando si tratta di bambini, questi segnali potrebbero essere confusi con semplici “capricci” o essere associati a scarso impegno dello studente. In realtà, sono spie di un disagio profondo, che andrebbe indagato e trattato.
Ansia da prestazione lavorativa
L’ansia da prestazione lavorativa è più tipica dei perfezionisti, di chi pone sempre l’asticella più in alto, cercando di superarsi ogni volta.
Queste persone, come gli sportivi, sono condizionate da uno dei miti della nostra società odierna che ci vuole sempre performanti al 100%.
Nel tentativo vano di essere perfetti, iper-controllano e quindi perdono il controllo sulla situazione.
Come sopra, insomma.
Un tipico comportamento di chi soffre di ansia da prestazione lavorativa è quello di rimuginare continuamente sul lavoro svolto. Ma anche portarsi a casa le cose da fare, senza staccare mai perché sentono il bisogno di non rimanere indietro o di fare di più, nel timore di essere valutati inadeguati e incapaci.
Devono dimostrare che possono dare il massimo. Ma l’ansia li divora da dentro.
Ansia di parlare in pubblico e ansia da palcoscenico
Nodo in gola, bocca asciutta, sudorazione profusa, mente vuota.
Questi sono i più classici sintomi dell’ansia che colpiscono chi debba parlare in pubblico o salire su un palcoscenico, di fronte ad altre persone.
Tante o poche, poco importa.
Ciò che determina questa forma di ansia da prestazione è la paura del giudizio altrui.
Si teme di fare una brutta figura, di non soddisfare le aspettative di chi abbiamo davanti. Chi ne soffre, di solito, ha anche bassa autostima e prova un profondo senso di inadeguatezza.
Ansia da prestazione sessuale
Arriviamo così alla forma più nota di ansia da prestazione: l’ansia da prestazione sessuale, l’angoscia che ci colpisce quando siamo in intimità con il nostro partner e che determina diversi problemi sessuali di coppia.
Si pensa che sia un problema prettamente maschile, ma anche le donne possono soffrirne.
Il problema fondamentale, in questa situazione, è che si attribuisce troppa importanza alla performance.
Si vive l’esperienza sessuale quasi come fosse una gara sportiva in cui bisogna eccellere e alla conclusione della quale si verrà valutati.
Tutto questo ci carica di un peso eccessivo, di un’aspettativa enorme.
Abbiamo paura di non risultare abbastanza bravi a letto, di non riuscire a soddisfare l’altro, di deluderlo. Tutti questi dubbi non possono far altro che innescare un forte stato d’ansia.
Il risultato?
Non riesci in alcun modo a raggiungere l’orgasmo, l’apice del piacere.
Ma perché accade?
Perché l’orgasmo è qualcosa che avviene quando ci lasciamo completamente andare, quando ci permettiamo di perdere il controllo. L’opposto di quel che accade quando la nostra testa è piena di pensieri angosciosi.
Nel caso dei maschi, l’ansia da prestazione sessuale può rendere difficoltoso anche mantenere un’erezione e quindi impedire di avere un rapporto completo e soddisfacente con la propria partner.
Ansia da prestazione sportiva
L’ansia da prestazione sportiva è quella che colpisce gli atleti prima di una gara.
Nonostante duri allenamenti e indubbie qualità tecniche, in molti non riescono a gestire l’emotività, che si scatena quando stanno per scendere in pista per partecipare a un’importante competizione.
La paura del fallimento è sempre dietro l’angolo.
Avvertono tensione e nervosismo, emozioni che rischiano davvero di inficiare il risultato e compromettere la performance atletica.
Come sbloccare l’ansia da prestazione
Gli approcci in psicoterapia sono tanti e diversi.
La mia idea è che bisogna basarsi sul presente, capire cosa fa la persona davanti al problema nel qui e ora. È quel che faccio con i miei pazienti nello studio di psicologo a Roma nel quartiere Eur e anche durante le sedute di terapia online:
Indaghiamo insieme quel che avviene quando deve effettuare una performance di qualche tipo.
Magari iper-controlla.
Oppure lascia che si inneschi un meccanismo di evitamento, sottraendosi alla situazione.
O magari parla tantissimo del problema, continuando ad alimentarlo.
Quindi, come sbloccare l’ansia da prestazione?
Bisogna fare una diagnosi operativa. Detto in termini semplici: dobbiamo capire insieme come funziona la tua ansia da prestazione. Ogni ansia, infatti, ha le sue regole, cambia da persona a persona.
Volendo cercare di esserti utile, ti do un suggerimento che puoi spendere nell’immediato e che deriva dalla mia esperienza con pazienti che soffrono di ansia da prestazione.
Devi cercare di comprendere se rispetto al problema, tendi a fare sempre la stessa cosa e se sì cosa fai. Troviamo il filo conduttore. È in base a questo che si può formulare un intervento.
Impara a lasciarti andare. Non completamente, certo.
Ma devi permetterti un piccolo disordine che mantiene l’ordine.
Ti racconto un altro episodio.
Ricordo che, una volta, un mio paziente, un ragazzo piuttosto giovane, doveva affrontare un importante concorso pubblico. Alla fine del nostro incontro, gli prescrissi di uscire con gli amici la notte prima dell’esame e poi presentarsi direttamente alla prova scritta.
Passò l’esame.
Da allora, ancora oggi mi scrive regolarmente, raccontandomi delle sue conquiste nel lasciarsi andare.
Chiaramente, questa prescrizione andava bene per lui.
Ogni ansia ha le sue caratteristiche e, di conseguenza, la sua soluzione.
Tecniche mentali per l’ansia da prestazione
Più che dare una tecnica mentale per l’ansia da prestazione, vorrei darti un suggerimento.
Cerca di distrarti, concentrandoti su qualcosa che ti dà piacere e ti rende felice.
Devi individuare tutte quelle attività che ti interessano, ti coinvolgono e suscitano in te un’emozione positiva e metterle in pratica il più possibile.
L’albero deve avere radici profonde per poter crescere in altezza.
Come aiutare una persona che soffre di ansia da prestazione
Spesso nel mio studio al quartiere Eur di Roma o durante le sedute di terapia online, mi capita di incontrare anche persone che si rivolgono a me perché hanno vicino una persona che soffre di ansia da prestazione.
Possono essere i genitori di un ragazzo che non riesce ad andare avanti in ambito scolastico perché, a causa dell’ansia, non va alla lavagna, non si lascia interrogare oppure salta le lezioni quando sa che ci sarà un compito.
Ma potrebbe anche essere una giovane donna che vuole aiutare il proprio partner a sbloccarsi nell’intimità poiché lui, a causa dell’ansia da prestazione, non riesce a godersi quei momenti in cui sono soli.
Il mio suggerimento è sempre lo stesso:
Cercare di fare in modo che la persona riscopra il piacere in quello che fa, cercare di recuperare quest’aspetto, fargli capire che al di là di come andrà, quella quota di felicità è sua e nessuno può portargliela via.
L’ansia ci dice che c’è qualcosa di importante sul piatto.
Poi, però, noi ce la viviamo malissimo perché questa cosa è così importante e fondamentale che abbiamo paura di perderla. Ma questa è una sciocchezza.
La vita è ondivaga, ci sono momenti in cui si va in basso e altri in cui si va in altro.
Va accettato, è del tutto naturale.
L’incertezza fa parte di questo splendido gioco che chiamiamo vita.
Test sull’ansia da prestazione
Ho preparato per te un piccolo quiz, composto di tre domande, che ti aiuteranno ad autovalutarti e a capire se davvero soffri di ansia da prestazione
Se hai dubbi o vuoi ricevere altre informazioni, puoi scrivermi.
Ecco le domande a cui rispondere:
quando devo affrontare una performance, ho l’ansia?
Quest’ansia mi paralizza?
Quest’ansia mi porta a immaginare cose catastrofiche che potrebbero accadere?
Se la maggioranza delle risposte è affermativa, allora potrebbe essere utile riflettere su come gestisci questo gioco, bello e brutto, facile e complesso, che è la vita.

Se sei di Roma Eur, scrivimi e capiremo insieme se posso aiutarti a risolvere il tuo problema di ansia da prestazione. Possiamo incontrarci anche a distanza, con sedute online.
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